Una delle frasi celebri del fondatore del Krav Maga, Imi Lichtenfeld, era: “So that one may walk in peace”  Così che ciascuno possa camminare in pace. Questa è la vera natura del Krav Maga. Dare la possibilità a ognuno di noi di vivere senza paura, di essere in grado di assumere il controllo per non essere vittime designate ma saper proteggere noi stessi e i nostri cari.

NASCITA E STORIA DEL KRAV MAGA

Il krav Maga comprende tecniche relative alle discipline dell’Autodifesa, alla Difesa Personale, al combattimento, cosi come le abilità per difendere gli altri, attraverso un metodo di insegnamento unico.

Si tratta di un sistema che fornisce strumenti per prevenire, affrontare e superare ogni tipo di violenza e di attacchi, più che un’Arte Marziale si tratta di una vera arte del combattimento, una delle più letali al mondo.

Questa Arte è stata fondata e costituita da colui che poi è diventato un’ istruttore capo per l’addestramento fisico delle Forze di Difesa Israeliane, che introdusse un sistema efficace e allo stesso tempo facile da apprendere in breve tempo, appunto il Krav Maga.

Stiamo parlando di Imre Emerich Lichtenfeld, meglio conosciuto con il nome di Imi e anche con il nome Ebraico Imi Sde-Or.

Nasce a Budapest il 26 Maggio 1910 in una famiglia Ebraico Ungherese ma cresce a Bratislava, all’epoca capitale della Slovacchia.

Fondamentale per l’educazione di Imi fu la figura del padre Samuel Lichtenfeld, acrobata circense, esperto di lotta e sollevatore di pesi. Lasciato il circo si trasferì a Bratislava (all’epoca Presburg) e creò la prima scuola di atletica pesante della città alla quale diede il nome di “Ercole” eroe della mitologia Greca. In seguito, entrato nel corpo di Polizia Municipale conseguendo il grado di ispettore capo del dipartimento investigativo, divenne famoso come l’ ufficiale che aveva catturato il maggior numero di criminali e assassini.

Cresciuto in questo contesto Imi mostrò ben presto una personalità polivalente e seguendo le orme e gli insegnamenti del padre iniziò una formazione in diversi settori dell’ educazione fisica, della ginnastica,  degli sport in generale ed infine partecipò  all’ addestramento dei detectiv che il padre abitualmente allenava.

Si distinse nel nuoto, nella ginnastica, nella lotta e nel pugilato, tanto che nel 1928 vinse il campionato Slovacco giovanile di lotta, nel 1929 vinse lo stesso titolo nei pesi welter e sempre nel 1929 vinse il campionato nazionale di pugilato ed un campionato internazionale di ginnastica.

Per una decina di anni fino al 1939 Imi prosegui questo percorso di disciplina vincendo un gran numero di medaglie e riportando vittorie anche contro campioni affermati e detentori di titoli in diversi paesi.

Anche l’ acrobatica faceva parte delle attività sportive di Imi e grazie a questa arrivò ad includere le arti drammatiche, insegnò ginnastica ad una delle più famose compagnie teatrali della Cecoslovacchia e recitò anche con successo in alcune produzioni e rappresentazioni di danza recitando anche il ruolo di “Mefisto”.

Intanto dopo la metà degli anni 30 la situazione a Bratislava cambiò velocemente a causa dell’avvento di gruppi fascisti ed antisemiti che avevano il compito di destabilizzare l’ ordine pubblico e nuocere alla comunità Ebraica.

Tra il 1936 e il 1940 Imi partecipò ad innumerevoli scontri violenti con i teppisti antisemiti, sia da solo che con il suo gruppo, i quali si trovarono a fronteggiare folle violentissime che volevano entrare nel quartiere Ebraico. Imi in questo periodo riuscì a forgiare corpo e mente trasformandosi da atleta a combattente efficace e determinato specializzato nel corpo a corpo.  E’ proprio in questo contesto,  vista la reale necessità, che si insinua in lui l’ idea, ,  di sviluppare un sistema di combattimento e difesa con caratteristiche variabili velocemente in base al contesto di esercizio.

Nel 1940 Imi era sempre in prima linea negli scontri per proteggere il quartiere, e non solo, era diventato un personaggio scomodo per le autorità locali che manifestavano inclinazioni antisemite, quindi lasciò la casa la famiglia e gli amici e si imbarcò sull’ultima nave di emigranti che riuscì a sfuggire al controllo  nazista. Il Pentcho questo vecchio battello fluviale fù riconvertito al trasporto di rifugiati dall’Europa centrale verso la terra promessa di Israele.

A bordo del Pentcho, e per ben due anni, prima di arrivare a destinazione Imi visse una vera e propria odissea, dovette gettarsi in acqua diverse volte per salvare alcune persone finite fuori bordo e per recuperare viveri che tra l’altro scarseggiavano, questo gli causò una forte infezione ad un orecchio che quasi gli costò la vita.

Ad un certo punto del viaggio a bordo esplose una caldaia e la nave si arenò vicino all’isola di Kamilanisi, Imi insieme a quattro amici presero una barca a remi per raggiungere Creta e chiedere aiuto, non curante dell’infezione all’orecchio non lasciò i remi per un intero giorno ma nonostante i suoi sforzi il vento mandò la barca alla deriva senza riuscire ad arrivare a destinazione. Solo dopo cinque giorni furono raccolti da una nave britannica e portati fino ad Alessandria d’Egitto dove Imi fù immediatamente ricoverato presso l’ospedale ebraico della città e sottoposto a diversi interventi chirurgici.

Solo dopo 50 anni da questo episodio, una delle persone presenti a bordo della barca a remi, Joseph Hertz , nel frattempo diventato dottore, andò a trovarlo in Israele e lo mise al corrente che in quella circostanza aveva rischiato seriamente la vita i medici infatti non avevano nessuna speranza nella sua guarigione.

Appena guarito Imi si arruolò alla Legione Ceca sotto il comando dell’Esercito Britannico e prestò servizio in molte località del medio Oriente tra cui Egitto, Siria, Libia e Libano.

Nel 1942 appena congedato Imi richiese un permesso di ingresso in Israele che gli venne subito concesso e ritrovato vecchi amici ed allievi che prestavano servizio nelle forze di resistenza dell’Hagana, organizzazione militare antecedente l’IDF           ( Forze di Difesa Israeliane), venne presentato al generale Itzchak Sadeh, capo dell’Hagana, che lo accolse subito nell’organizzazione grazie alle sua particolari capacità di combattimento corpo a corpo.

Nel 1944 Imi cominciò ad addestrare i militari Israeliani nei vari settori di sua competenza come la preparazione fisica, il nuoto, l’uso del coltello e la difesa contro attacchi di coltello. In questo contesto Imi addestrò alcuni reparti scelti dell’Hagana e del Palmach, unità speciali dei Marine, il Palyam e gruppi di ufficiali delle forze di Polizia.

In coincidenza con la nascita dello Stato do Israele e l’istituzione dell’IDF nel 1948, Imi divenne capo istruttore per la preparazione fisica e Krav Maga presso la scuola di combattimento. Per circa 20 anni rimase nell’IDF e questo gli permise di affinare il suo metodo unico di autodifesa e combattimento corpo a corpo. Imi quindi addestrò i migliori combattenti delle unità speciali Israeliane e abilitò diverse generazioni di istruttori.

Il Krav Maga il metodo di Imi doveva rispondere a determante specifiche che l’IDF imponeva, doveva essere facile da imparare ed applicare, in moto che qualsiasi persona venisse addestrata che si trattasse di un combattente di un corpo speciale o di uno che svolgeva lavoro di ufficio, potesse raggiungere la competenza richiesta nel più breve tempo possibile, che questo livello acquisito potesse essere mantenuto con un minimo di pratica, ma soprattutto che le tecniche potessero essere applicate anche sotto stress ed in qualsiasi tipo di ambiente.

Lasciato il servizio attivo Imi cominciò ad adattare il Krav Maga alle esigenze civili modificando il metodo perché si adattasse potenzialmente a tutti, a chiunque si trovasse nella necessità di salvare la propria vita subendo il minimo danno a prescindere dal tipo di aggressione.

Per far fronte al nuovo impegno Imi creò due centri di addestramento uno a Tel Aviv e uno a Netanya dove viveva, è da questa bellissima località turistica del mediterraneo da cui provengono molti dei più importanti istruttori di Krav Maga.

Malgrado gli impegni civili Imi continua a lavorare come consulente ed istruttore di Krav Maga per l’IDF e per le forze di sicurezza Israeliane.

Nel 1972 presso la scuola per istruttori dell’ Istituto Wingate per lo sport e l’Educazione Fisica venne organizzato il primo corso istruttori di Krav Maga aperto ai civili, da li in avanti il metodo si è molto diffuso nello stesso Israele ma anche all’estero.

Nel 1978 Imi, con alcuni dei suoi più fedeli seguaci, fondano l’associazione Israeliana del Krav Maga con lo scopo di diffondere e far conoscere il suo valore tecnico ed il suo potenziale come metodo di autodifesa in Israele e anche all’Estero. Imi rimase Presidente di questa associazione per tutta la sua vita.

Fino alla fine dei suoi giorni Imi continuò a sviluppare la teoria e le tecniche del Krav Maga, controllò di persona l’addestramento ai livelli più alti, dedicò il suo tempo a tutti gli istruttori sia israeliani che a quelli provenienti dall’estero verificando sempre i progressi ed i risultati ottenuti. Si dice che affascinava i suoi studenti con la sua straordinaria personalità e con il senso dell’umorismo affilatissimo dispensando loro consigli e trasmettendo le sue conoscenze,

Il Gran Maestro Imi Sde-Or morì nel Gennaio del 1998 ed anche nei momenti finali conservò il suo buon umore avendo la consapevolezza che il suo insegnamento era vivo, fiorente e vitale.